Finn Canonica, mediatore dell’incontro, chiede ai due ospiti cosa significhi per loro “home”, filo conduttore di tutti i LocarnoTalks. Per Peaches il senso di home è connesso al proprio corpo: “Sentirsi a proprio agio è molto importante” racconta, “non è importante come sei, è importante sentirsi bene prima di tutto con sé stessi”. Sembra banale ma è il punto principale del lavoro della performer e cantante.
Ci sono altri posti in cui Peaches si trova a casa: il palcoscenico, per esempio, o la sua casa di famiglia, in Canada o ancora il lago. “Quando vedo il lago ho una bellissima sensazione”.
La casa di Peaches
RSI Cultura 11.08.2017, 19:19
Per Ben Moore è diverso, invece. Non ha nessun tipo di legame con la casa in cui è cresciuto, “è passato, sono solo memorie” racconta al pubblico. Vedere lo spazio come lo vede lui - con gli occhi di un astrofisico - è affascinante. La domanda, che viene spontanea porgere a un professionista del genere, è: “Cosa ti ha portato a fare l’astrofisico?”. La risposta di Moore è semplice: “Mio papà era un agricoltore, mi sono appassionato alla vita, alla natura”. La casa per Ben Moore è ovviamente lo spazio, la galassia: “L’universo è pieno di stelle e di conseguenza pieno di case”.
La casa di Ben Moore
RSI Cultura 11.08.2017, 18:47
Un buon successo quello dei “LocarnoTalks la Mobiliare”. Gli incontri sono stati apprezzati dal pubblico. Il tema scelto è delicato, certamente, ma è stato importante parlarne. Si spera in un “bis” per l’anno prossimo.
MMINO
LocarnoTalks: Peaches e Ben Moore