Cultura e spettacoli

'San Gottardo' entra nell'Histoire

Intervista integrale web-only al regista Villi Hermann

  • 11 agosto 2017, 11:40
  • 6 settembre 2023, 05:17
Traforo ferroviario del Gottardo

Una foto d'epoca all'imbocco del traforo ferroviario, usata in 'San Gottardo' di Villi Hermann

  • pardo.ch

Intervista integrale web-only a Villi Hermann

RSI Cultura e spettacoli 11.08.2017, 13:00

“La cosa più importante per me è che il film sia stato inserito nella sezione Histoire(s) du cinéma”. Così esordisce il regista Villi Hermann (nato a Lucerna, ma le origini sono ticinesi), intervistato per noi da Francesca Torrani e qui riproposto in versione intergale e web-only.

Villi Hermann è presente al Locarno Festival alla regia di due film: una produzione svizzero-agerina del 2017, CHoisir a vingt ans, presentata fuori concorso e San Gottardo del 1977. San Gottardo ripercorre la storia dei due grandi trafori (il tunnel ferroviario del 1872-1882 e quello stradale del 1969-1976), intrecciando finzione e documentaristica. Racconta una storia – o forse meglio una “controstoria”, che all’uscita suscitò critiche e polemiche – di operai ed emigrati italiani, contrapposti ai poteri economici e politici. Secondo il critico cinematografico Fabio Fumagalli, si tratta “forse del primo film svizzero che pone chiaramente, sulla carta perlomeno, il problema del ruolo del capitale e del lavoro”.

Oggi, la vecchia pellicola degli anni Settanta è stata restaurata nell’ambito di Cinéma Suisse e proiettata durante il festival: un film su una pagina fondamentale della storia della Svizzera che diventa un tassello, anche, della storia del cinema.

FTOR/BCAMP

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