Colpo di scena

Olimpicamente 2016

A cura di Sergio Ferrentino

  • 5 August 2016, 13:30
iStock_Evento multisportivo internazionale, Linea di partenza, Sport, Atletica leggera, Jogging
  • iStock

COLPO DI SCENA
Da venerdì 05 a venerdì 19 agosto 2016 alle 13:30
Da sabato 06 fino a domenica 21 agosto 2016 alle 17:35

A cura di Sergio Ferrentino

Musiche originali: Gianluigi Carlone

Produzione: Fonderia Mercury 2016

Per tutto il periodo delle Olimpiadi Rete Due propone ai suoi ascoltatori, quotidianamente, un racconto rappresentativo della storia dell’avvenimento sportivo. Prodotte da Fonderia Mercury e curate da Sergio Ferrentino le sfide e le competizioni di 17 atleti olimpionici vengono narrate attraverso gli occhi dei protagonisti, immortalando attimi pensanti che costruiscono momenti di sforzo, rammarico, gioia e sacrificio.

Che cosa pensa un atleta mentre compie un’azione sportiva? Quali sono le parole che passano nella testa di chi sta correndo una maratona, di chi sta lanciando un peso, di chi sta lottando in vasca per vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi? Ecco da cosa parte Olimpicamente, perché tutti i racconti, anche quelli di sport, nascono con la voglia di rispondere ad alcune domande.

Venerdì 05.08.16 “4 minuti e 55 secondi”
su Gabriela Andersen-Schiess di Flavio Stroppini

Chi non ricorda, esattamente 22 anni fa, la maratona di Los Angeles il 5 agosto 1984?

Gabrielle Andersen Schiess, istruttrice di sci svizzera, è tra le favorite. Poi però accadde qualcosa all’ultimo rifornimento: non lo prende. Si disidrata e con grande fatica arriva fino allo stadio, dove percorre il giro finale. 400 metri che dureranno 4 minuti e 55 secondi.

Chi ricorda la vincitrice di quella gara, o la seconda, o la terza? C’è solo lei nella memoria di uno stadio, dei telespettatori in mondovisione.

Sabato 06.08.16 "L’ultimo re" alle 17:35
su Abebe Bikila di Mario Mucciarelli
Adattamento e regia di Sergio Ferrentino
Con: Dario Sansalone, Gabriele Calindri, Daniele Ornatelli

Il 10 settembre 1960 è il giorno della maratona alle Olimpiadi di Roma: Il percorso della gara contraddice molte abitudini olimpiche. Sia la partenza che l’arrivo non sono previsti allo Stadio Olimpico. Si parte dal Campidoglio, in pieno centro, e il percorso si dipana lungo le direttrici dell’antichità. Alla partenza, tra i 75 partecipanti, non passa inosservata la presenza di un piccolo corridore dell’Etiopia, Abebe Bikila. Non è diverso da qualunque altro corridore se non per un dettaglio: è scalzo. Un piccolo uomo col pettorale numero 11, senza scarpe, magrissimo. Ma dopo l’avvio nessuno pensa più al piccolo corridore etiope. Sono le 17 e 30, c’è ancora il sole.

Domenica 07.08.16 "Giù il cappello" alle 17:35
su Dave Wottle di Mario Mucciarelli
Adattamento e regia di Sergio Ferrentino
Con: Gabriele Calindri, Dario Sansalone, Daniele Ornatelli

Nel 1972 Dave Wottle ha poco più di vent’anni. E’ un bravo ragazzo dell’Ohio, é un atleta, Dave. Un mezzofondista. E va forte. Si è qualificato per le Olimpiadi di Monaco ’72 in due specialità: 800 e 1500 metri piani. Nei trials americani, pochi mesi prima delle Olimpiadi, Dave ha fatto segnare il record del mondo degli 800 metri, in modo del tutto inatteso. Ma Dave è un ragazzo particolare. In quello stesso anno si è laureato alla Bowling Green State University. E subito dopo i trials si sposa con la fidanzata Jan. Dave gareggia sempre con uno scalcinato berretto a visiera sulla testa. Per tutti, Dave Wottle è “quello con il berretto da golf”. I giochi del 1972 , a Monaco, potrebbero essere la sua consacrazione.

Lunedì 08.08.16 “Il cavallo di Louis”
su Louis Zutter di Flavio Stroppini

Nel 1896 i nuovi giochi olimpici tornarono ad Atene. 6 fotografi inviati dalla Kodak si divertirono a comporre immagini come fossero statue. 16 giornalisti scrissero, documentarono e … inventarono.

Martedì 09.08.16 “Costruire ponti”
su Helene de Pourtales di Flavio Stroppini

Il Barone de Coubertin fondatore delle moderne olimpiadi riteneva che fosse più indicato per le donne praticare sport senza mostrarsi in pubblico così che alle prime olimpiadi di Atene non ci furono atlete. Ma poi passarono quattro anni e a Parigi 1900 furono 22 atlete su un totale di 997 partecipanti. Il 2,16% che comprendeva la Svizzera Hélène de Pourtales.

Mercoledì 10.08.16 “L'oro dell'Alabama”
su Jesse Owens di Gianmarco Bachi

L’atleta nero James Cleveland Owens, detto Jesse, salì quattro volte sul gradino più alto del podio dell'Olympiastadion costruito da Albert Speer per volontà del Fuhrer.

Era il 1936, e le olimpiadi di Berlino dovevano celebrare il nazional-socialismo.

Giovedì 11.08.16Lo sguardo verso il cielo”
su Dick Fosbury di Luca Gattuso

Nel 1967 Richard Douglas Fosbury detto “Dick” rivoluziona il salto in alto facendo passare prima la testa oltre l’asticella con il corpo rivolto verso l’alto. È una rivoluzione che, come tutte le rivoluzioni, è accolta con scetticismo se non con ostilità.

Venerdì 12.08.16 “Ti porto in volo”
su Sara Simeoni di Antonio La Torre

Mosca, 26 luglio 1980. Finale del salto in alto. In pedana due donne: la tedesca dell’Est Rosemarie Ackermann, e Sara Simeoni.

Sabato 13.08.16 "Aria e silenzio" alle 17:35
su Nadia Comaneci di Gianmarco Bachi
Adattamento e regia di Sergio Ferrentino

Montréal 1976 Per la prima volta nella ginnastica artistica si assegna un 10, la perfezione, ma il cartellone elettronico arriva al massimo al 9,99.

Domenica 14.08.16 "Tre metri sopra" alle 17:35
su Greg Louganis di Gianmarco Bachi
Adattamento e regia di Sergio Ferrentino
Con: Nicola Stravalaci, Daniele Ornatelli

Quando prende l’argento alle olimpiadi di Montreal nel ’76 Greg Louganis ha solo 16 anni ed è all’esordio. Quella volta perde da Klaus Dibiasi che infila il suo terzo oro olimpico consecutivo. Louganis perde quella volta e poi non perde più. Ma proprio più. Per 12 anni vince sempre, qualunque cosa, in qualunque competizione internazionale, giochi Panamericani, mondiali, olimpiadi. Oro. Sempre.

Lunedì 15.08.16 “Tredici passi”
su Edwin Moses di Gianmarco Bachi

Nei 400 ostacoli Edwin Moses rimane imbattuto per esattamente nove anni, nove mesi e nove giorni durante i quali ottiene 122 vittorie consecutive. Grazie a tredici passi tra un ostacolo e l'altro che solo lui era in grado di applicare. Sempre tredici. E dire che ai 400 ostacoli c'era arrivato quasi per caso. Al college, mentre studiava fisica e ingegneria.

Martedì 16.08.16 “Il barbaro coi baffi”
su Werner Günthor di Flavio Stroppini

Barcellona 1992. Uno, due! Uno due! Uno due! Rigido. Di solito gli atleti del getto del peso sono così. Elefanti in cristalleria. Lo sai che prima o poi si voltano e fanno cascare tutto quanto. Lui no. Werner Günthör da Uttwil, canton Turgovia, Svizzera, sembrava danzare. Elegante.

Mercoledì 17.08.16 “Uno, due, tre e mezzo”
su Carl Lewis salto lungo, di Antonio La Torre

"29 luglio 1996, stadio olimpico di Atlanta. Finale del salto in lungo maschile. È l’ultima gara della lunghissima carriera di Carl Lewis. E il numero 4 lo perseguita: con questa gara può conquistare 4 medaglie d’oro in 4 edizioni consecutive delle Olimpiadi, eguagliando il primato di Al Oerter.

Giovedì 18.08.16 “Game set match”
su Roger Federer di Flavio Stroppini

Roger Federer: 17 slam, coppa Davis, 6 master, 237 settimane consecutive al numero 1 della classifica ATP e decine di record polverizzati.

La sua prima Olimpiade risale al 2000, perse la finale per il bronzo, ma in quell’occasione conobbe sua moglie. Ad Atene e a Pechino portò la torcia olimpica. Nel 2012 arrivò in finale, dopo aver vinto il suo settimo Wimbledon. L’avversario era Andy Murray. Oggi il punto di vista dello svizzero, domani quello dello scozzese.

Venerdì 19.08.16 Ti porto al pub
su Andy Murray & Roger Federer, di Sergio Ferrentino

Olimpiadi di Londra 2012. La finale per l’oro maschile del tennis si gioca a Wimbledon. Si sfidano Andy Murray, scozzese, e lo svizzero Roger Federer, favorito.

Ieri il punto di vista dello svizzero, oggi quello dello scozzese.

Sabato 20.08.16 "Il geometra della maratona" alle 17:35
su Gelindo Bordin di Antonio La Torre

Seul 1988 - La corsa più lunga, la corsa del mito, la maratona. Nel giorno di chiusura delle Olimpiadi di Seul. Nessun italiano ha mai vinto una maratona alle Olimpiadi. È la corsa degli africani da quando a Roma vinse Abebe Bikila. A Seul tutte le gare dell’atletica leggera, dalle medie alle lunghe distanze, sono state vinte da corridori africani. Gelindo Bordin, ex-geometra, proverà a far quadrare i conti e a non rassegnarsi al dominio dato da molti per sicuro dei corridori africani.

Domenica 21.08.16 "Fermatevi stelle" alle 17:35
su Samia Yusuf Omar di Gianmarco Bachi

19 agosto 2008 Pechino - Sfida le minacce degli islamisti e con i pantaloncini lunghi fino al ginocchio arriva ultima ai 200 metri donne si chiama Samia ed è somala.

Ti potrebbe interessare