Storia

La legge del sangue

Enrico VIII e la dinastia Tudor, di Claudio Visentin

  • 9 novembre 2015, 12:35
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Enrico VIII

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GERONIMO Storia
Lunedì 09 novembre 2015 alle 11:35
Replica domenica 15 novembre alle 08:35

La dinastia Tudor (1485-1603) ha lasciato un’impronta indelebile nella storia inglese, nonostante abbia contato soltanto tre re e due regine. Tra loro Enrico VIII, uno dei personaggi storici più complessi e controversi. Ma dietro le sue strategie matrimoniali, l’uso spregiudicato della violenza e l’inclinazione al dispotismo si intravede un disegno più ampio. Come spiega Massimo Firpo, grande esperto della storia religiosa del Cinquecento, proprio durante il regno di Enrico VIII l’Inghilterra compie un passaggio fondamentale verso l’assolutismo e la costruzione dello Stato moderno. Il potere del re si rafforza continuamente, anche attraverso il distacco della Chiesa anglicana dal controllo di Roma. E la creazione di una nuova nobiltà fedele alla corona mette fine per sempre a decenni di anarchia, che avevano sospinto l’Inghilterra nel caos e ai margini della vita europea.

Per un paradosso della storia, nonostante i disperati tentativi di Enrico VIII di assicurarsi un erede maschio, proprio sotto il regno di sua figlia, la grande Elisabetta I, le sue scelte politiche troveranno la loro definitiva consacrazione.

Nel tempo la figura di Enrico VIII ha assunto contorni leggendari; soprattutto le sue sei mogli hanno acceso l’immaginazione dei posteri, a cominciare da William Shakespeare, come ci racconta Enrico Reggiani.

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