Storia

L’odio e la pietà

La medicina nella Prima guerra mondiale, di Claudio Visentin

  • 24 November 2014, 11:35
Ospedale Corbineau, un’equipe medica intorno ad un ferito

Ospedale Corbineau, un’equipe medica intorno ad un ferito

  • Courtesy Arte nella Grande Guerra

Nel corso della Grande Guerra il personale medico fu messo duramente alla prova. Infatti all’intento umanitario di soccorrere i soldati feriti si aggiunse ben presto la necessità di mantenere in efficienza la macchina bellica, rimandando quanto prima i militari al fronte, dopo averli guariti. Non era un compito facile. Alle infinite devastazioni inferte ai corpi dei soldati, nelle forme più diverse e con inedita violenza, si aggiunsero le malattie provocate dalle primitive condizioni di vita nelle trincee. Inevitabilmente la guerra rappresentò anche un ampio campo di sperimentazione e segnò un importante momento di svolta nella storia della medicina. Lo stesso progresso tecnico che produceva armi sempre più efficienti nel dare la morte consentì uno sviluppo impetuoso delle scienze mediche, che sarà poi trasferito anche in ambito civile.

Approfondiremo soprattutto il caso italiano con Giorgio Cosmacini, uno dei maggiori storici della medicina, e con Barbara Bracco, che ha dedicato un’attenzione particolare alle vicende dei mutilati e al loro difficile ritorno alla vita in tempo di pace.

L’odio e la pietà

Storia 24.11.2014, 12:35

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