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Anarchici a Minusio. La Baronata

di Cristina Foglia

  • 16 dicembre 2014, 10:00
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Scorcio della Baronata

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Anarchici a Minusio. La Baronata

Laser 16.12.2014, 10:00

Chi la possedette in passato si rovinò. Eppure l'amore per La Baronata è ancora vivo e il territorio sulla quale sorge, la collina fra Minusio e Tenero, è rimasto miracolosamente intatto. Oggi è proprietà privata, inaccessibile per chi vorrebbe vedere dove l'anarchico Mikail Bakunin tradusse in russo Il Capitale di Marx, e dove il suo mecenate Carlo Cafiero visse per un breve periodo. La casa, anzi, le case - perché sono quattro- cintate da un grande muro, si affacciano sul lago, in un microclima protetto che rende la flora particolarmente variata e rigogliosa, al punto che uno dei suoi passati proprietari sognava di farne una seconda Villa Taranto.

Con Peter Schrembs, anarchico e studioso delle vicende della Baronata, con la fortografa Dona De Carli, e Adriano Cassol, custode per molti anni della proprietà e appassionato di storia, Cristina Foglia ricostruisce la storia di questo affascinante pezzo di territorio locarnese. Cominciando da una strada rumorosa.

La Baronata

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