Laser
Mercoledì 04 maggio 2016 alle 09:00
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I vagabondi dell’utopia
Laser 04.05.2016, 11:00
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Per molti, purtroppo quasi sempre “per la maggioranza”, sono come alieni di cui è difficile comprendere la lingua, gli stili di vita, gli obiettivi. In tutte le epoche è stato più o meno questo il destino degli utopisti ossia di coloro i quali, immaginando realtà differenti da quelle che vivevano, hanno condotto la loro vita nel cercare di rendere concreta la loro immaginazione.
Sognatori, visionari o avventurieri della fantasia, indipendentemente da come vengano nominati, gli utopisti sono da sempre la dimostrazione tangibile che l’ovvio, il già conosciuto, il prevedibile non sono sempre percorsi di una vita definiti una volta per tutte: al di là di ciò, infatti, si aprono i “cantieri” del possibile mai immaginato, i disegni di altri mondi costruibili con l’immaginazione, la fantasia e la volontà.
Anche oggi, nonostante il tentativo di “inglobare” nella virtualità ogni possibile immaginazione “fuori controllo”, il nostro mondo è attraversato da donne e uomini che cercano di coniugare insieme utopia e realtà, e così far scaturire “mondi possibili” capaci di ribaltare dogmi, certezze o anche, più semplicemente i luoghi comuni che si stratificano nei saperi della banalità.
I “costruttori di utopie concrete” sono coloro che spostano, giorno dopo giorno, magari impercettibilmente per gli occhi della maggioranza, i baricentri del futuro di tutti noi gettando le basi di nuovi mondi immaginabili che magari saranno i mondi di domani, quelli entro i quali, naturalmente, si muoveranno altri sogni, altri progetti, altre immaginazioni di nuovi mondi possibili.