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Nel limbo del Libano: vite in fuga dalla Siria

di Emiliano Bos

  • 6 May 2015, 09:00
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Rifugiati siriani nel campo di Bednayel nella valle di Bekaa, 9 marzo 2015

  • Keystone

Mercoledì 6 maggio 2015 alle 09:00
Replica alle 22:35

Nel limbo del Libano: vite in fuga dalla Siria

Laser 06.05.2015, 11:00

Manal vive con i suoi 7 fratelli in una baracca di plastica e legno a Kab Elias, nella verdissima Valle della Bekaa. Il signor Mohammed vorrebbe lavorare, ma le nuove regole volute dalle autorità di Beirut non lo consentono. Ahmed ha saputo della morte di suo fratello in un carcere di Homs, ma non può tornare in Siria a recuperare il corpo.

Circa 1 milione e 200.000 siriani sono registrati in Libano come rifugiati. Quelli scappati dalla guerra sono ancora molti di più. Il paese dei Cedri ha la più alta concentrazione di rifugiati al mondo. C’è un profugo dalla Siria ogni 3,5 abitanti. Come se la Svizzera – fatte le proporzioni – ospitasse quasi 2 milioni e mezzo di rifugiati.

Dietro i numeri però ci sono i volti e le storie di chi è costretto ad abbandonare la propria terra. La quasi totalità delle famiglie non può far altro che rimanere in attesa. Un limbo logorante e faticoso, in un paese dove la presenza dei profughi siriani ha ormai enormi ripercussioni. Si sopravvive in accampamenti informali, alloggi di fortuna o case in affitto.

Per tutti, resta la totale mancanza di prospettiva. Il presente è difficile. Il futuro resta incerto per questi rifugiati. Emiliano Bos si è recato sul posto per comporre questo affresco sonoro di sofferenza e grande umanità.

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