Laser

Rete Due ricorda Giovanni Orelli

di Giorgio Thoeni

  • 5 December 2016, 09:00
(TiPress)

La morte di Giovanni Orelli. Lo scrittore, una delle voci più significative della letteratura della Svizzera Italiana, si è spento l'altra notte all'età di 88 anni. Rete Due lo ha ricordato in diversi suoi programmi: Laser a sua volta vi invita a riascoltarlo in un dialogo con Giorgio Thoeni. È un' intervista realizzata alla vigilia dlela consegna del premio Schiller nel 2012. Lo scrittore parla delle fonti della sua ispirazione: la memoria, il territorio e la cultura contadina. Evoca i rapporti avuti con il mondo dell'editoria e illustra le difficoltà incontrate dai giovani autori per pubblicare i loro scritti. Un incontro che abbiamo voluto fare iniziare con la lettura di un brano tratto dal libro "L'anno della valanga".

Giovanni Orelli e la scrittura: istruzioni per l’uso
di Giorgio Thoeni


LASER martedì 15 maggio 2012 alle 09:00 Replica lunedì 5 dicembre alle 09:00 e alle 22:35

Giovanni Orelli e la scrittura: istruzioni per l’uso

Laser 15.05.2012, 04:00

Giovanni Orelli è cresciuto in Val Bedretto, la valle che si estende da Airolo al Passo della Novena, una regione che negli anni Trenta e Quaranta era povera e dove di biblioteche non c’era nemmeno l’ombra. La letteratura è entrata nella sua vita più tardi, all’epoca del ginnasio e della scuola magistrale. Dopo il diploma di maestro, Orelli studia filologia alle università di Zurigo e Milano dove si laurea. Per anni ha insegnato al Liceo Cantonale di Lugano, città dove risiede dal 1958. Le esperienze della sua infanzia sono confluite nella sua prima opera, “L’anno della valanga” (1965), un libro che lo ha fatto conoscere anche nelle regioni di lingua tedesca. A quel primo romanzo ne sono seguiti altri tra cui “La festa del ringraziamento” (1972), “Il giuoco del Monopoly” (1980), “Il sogno di Walacek” (1991), solo per citarne alcuni ma l’elenco è lungo. Non bisogna dimenticare che Orelli ha percorso con successo anche la strada della poesia pubblicando diverse raccolte in lingua e in dialetto.

La scrittura come luogo dell’anima, l’amore per le proprie radici e per il territorio, i primi passi nella letteratura, la difficoltà di farsi strada nel mondo dell’editoria, i consigli ai giovani scrittori… sono alcuni degli argomenti sui quali Giovanni Orelli libera le sue considerazioni al microfono di Giorgio Thoeni nella tranquillità della sua casa luganese: un’intervista che Rete Due diffonde alla vigilia dell’assegnazione ufficiale a Soletta del Gran Premio Schiller a lui attribuito per il 2012 insieme con Peter Bichsel.

Ti potrebbe interessare