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Vita in Pugno

I Blues e i round di Vissia Trovato, di Daniel Bilenko

  • 7 settembre 2015, 09:00
Vissia Trovato

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lunedì 7 settembre alle 09:00
Replica alle 22:35

Vita in Pugno

Laser 07.09.2015, 09:00

Fra le arti di combattimento più antiche e vicine a noi storicamente e culturalmente, c'è il pugilato. Dall’Etiopia all’Antica Grecia le testimonianze di questa pratica fisica millenaria sono numerose. La boxe però fa un po’ paura ed è ricettacolo di pregiudizi; la si associa a circoli malavitosi, ceti sociali bassi e non è generalmente considerata un’attività edificante, anzi, i pericoli insiti nel combattere sono spesso amplificati dai media. Eppure affascina, appassiona, sa essere educativa e ha saputo ispirare numerosi artisti. E la boxe come forma di emancipazione e di conoscenza di se stessi?

Vissia Trovato è una maestra di canto. Si guadagna da vivere dando lezioni private e dirigendo un coro. Da un anno però sta preparando l’esordio come pugile professionista. “Una sirena ammaliante sul palco, una leonessa aggressiva sul ring”, per usare le parole del suo allenatore Alfredo Farace, suo maestro e anche suo compagno di vita. L’arte del canto e la nobile arte. Un connubio inusuale ma non impossibile. Due modi di esibirsi, di fare spettacolo, usando la propria fisicità. La musica e la boxe: l’etereo delle vibrazioni nell’aria prodotte dalle corde vocali e la durezza dei colpi dati e schivati… dati e schivati, destro sinistro destro, gancio jab montante, al sacco, alla tua ombra, al corpo dell’avversaria.

Sono poche ma ci sono: donne come Vissia che tentano di trasformare la boxe da mera attività fitness dopolavoristica, a vero e proprio lavoro. (In Italia il pugilato professionistico era illegale fino a una quindicina d’anni fa...) Prima che sul ring chi ci prova deve combattere soprattutto in società, contro tabù, pregiudizi e sacche di sessismo. Al di là degli eventuali pericoli forse è proprio il cosiddetto fare a pugni il problema. Lo schiaffo è femminile, il pugno no. La palestra dove si allena Vissia si chiama The Ring. Al suo interno campeggia un cartellone col motto scritto a grandi caratteri: “Solo combattendo conosci te stesso”. Vissia ci prova, ci prova duro.

Un documentario a cura di Daniel Bilenko.

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