A una settimana dalla colata di fango e detriti del bosco a Bombinasco (Curio) che ha causato la morte di una donna e la figlia di 3 anni il Ticino si ritrova a dover fare i conti con il maltempo. Ancora una volta le intense precipitazioni hanno interessato il Locarnese-Valle Maggia, con punte di oltre 250 litri d'acqua al metro quadrato: quantità che di solito si registrano per l’intero mese di novembre.
A Locarno il lago è esondato, così come a Lugano, anche se in forma ridotta e gli abitanti delle zone allagate sono stati invitati a trasferirsi momentaneamente da parenti o amici. Il maltempo ha messo ugualmente a dura prova le linee ferroviarie interrotte in più punti nell’Insubria e sulla liena del Sempione. Il bollettino meteorologico annuncia una tregua di due giorni poi la pioggia ritornerà a cadere provocando nuovamente l’allerta dei diversi servizi che stanno cercando di contenere i disagi per la popolazione.
Modem cercherà di inquadrare questi eventi e metterli in prospettiva con:
Roland David, capo della sezione forestale, presidente commissione cantonale pericoli naturali; Marco Gaia, direttore di MeteoSvizzera a Locarno Monti; Raffaele Dadò,comandante della Protezione civile di Locarno e Vallemaggia; Maurizio Pozzoni, idrologo, istituto scienze della terra Supsi; Paolo Burlando, Professore di idrologia e gestione delle risorse idriche all’ETHZ.
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