Tra jazz e nuove musiche

Steve Gadd Band

Ascona, Teatro del Gatto, Lunedi 8 maggio 2017- ore 20.30

  • 24 gennaio 2017, 11:05
Steve Gadd

Steve Gadd - Ascona, Teatro del Gatto, Lunedi 8 maggio 2017- ore 20.30

STEVE GADD BAND

Steve Gadd batteria
Walt Fowler tromba e flicorno
Michael Landau chitarre
Kevin Hays tastiere
Jimmy Johnson basso

Una collaborazione Jazz Cat Club – RSI Rete Due
Diretta radiofonica su Rete Due

Il celebre batterista Steve Gadd, fresco settantaduenne quando comparirà sul palco del Teatro del Gatto di Ascona, si può dire che incarni uno dei possibili «sensi» del jazz contemporaneo. E questo nonostante le sue molte collaborazioni con figure stellari della musica pop, anzi proprio a causa di esse: da Simon & Garfunkel a Joe Cocker, dagli Steely Dan a Eric Clapton, da Frank Sinatra a Paul McCartney. Che la storia del jazz si incroci continuamente, e in modi sempre nuovi, con quella della musica «di consumo» è infatti ben chiaro a chiunque ne segua le vicende. Fin dalle sue prime avventure professionali, Gadd si è mosso con autorità in questa terra di mezzo, dando vita a una superba dimensione professionale che ne ha fatto forse il più affidabile (e ambito) batterista «di studio». Il suo mestiere lo ha portato a eccellere nei più diversi generi musicali, ma conservando sempre al centro della propria pulsazione la grande tradizione afroamericana, della quale è un consapevole interprete; in questo modo il linguaggio del jazz, declinato con sapienza in ogni sua fase storica, si è trasmesso «per induzione» a un pubblico di enorme vastità. Il ruolo di Gadd può essere paragonato a quello di due suoi celebri predecessori: Gene Krupa e Buddy Rich. La spettacolarità dei loro stili si è trasferita nel gioco del più giovane decantandosi in una maggiore coscienza del dettaglio, del non detto, quasi in una trasformazione monkiana (cioè in un passaggio consapevole dall’età jazzistica «classica» a quella «moderna»). Così Gadd è capace di incantare anche un pubblico di non intenditori (per non parlare degli studenti di batteria) grazie a uno stile che sposa costantemente il rigore quasi scientifico, proveniente dai grandi maestri del bebop, a una qualità narrativa che potremmo definire pop. E qui ritorniamo: perché anche nella sua band i generi convivono amichevolmente. Lo dimostrano i curriculum dei musicisti scelti dal leader, nei quali i nomi di Frank Zappa, Pink Floyd, Joni Mitchell si alternano a quelli di Stan Getz, Jim Hall, Miles Davis; lo attesta il repertorio del gruppo, che affianca temi originali a cover pescate in ogni parte della musica d’oggi; lo confermano le sequenze di assoli, dove l’acida chitarra di Michael Landau si alterna al morbido eloquio trombettistico di Walter Fowler e ai linguaggi altrettanto variegati della ritmica. E dove l’enciclopedica batteria di Gadd amalgama e rende coerente ogni avventura sonora (CS).

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