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Dodici morti a Charlie Hebdo

Nell'assalto alla redazione del settimanale satirico a Parigi uccisi anche i celebri Wolinski e Charb. Gli assalitori hanno urlato "Vendicato Maometto"

  • 7 gennaio 2015, 12:11
  • 4 settembre 2023, 21:54

Dodici persone sono rimaste uccise in un attacco terroristico compiuto mercoledì poco prima di mezzogiorno contro la redazione parigina del periodico Charlie Hebdo. Secondo i primi elementi, tre uomini incappucciati e vestiti di nero sono penetrati nella sede del giornale satirico, noto per il suo stile ironico e provocatorio, prima di aprire il fuoco con un lanciarazzi e un fucile mitragliatore Kalashnikov.

Gli scontri a fuoco con i terroristi, che uccidono un poliziotto

Il momento dell'assalto

Il numero dei morti, tra cui due poliziotti e a cui si aggiungono otto feriti (quattro dei quali in condizioni critiche), è stato confermato dalla questura parigina. Si tratta dell'attentato più sanguinoso compiuto in Francia dal 1961. Il più grave in tempi recenti risale al 25 luglio 1995, quando otto persone furono uccise e 117 ferite in un’azione terroristica del Gruppo islamista armato (GIA) compiuta contro la stazione della place Saint Michel a Parigi.

Polizia in forze sul posto

Polizia in forze sul posto

  • keystone

In un video amatoriale si vede uno degli aggressori sparare a un agente già a terra e poi urlare "abbiamo vendicato il profeta Maometto, abbiamo ammazzato Charlie Hebdo", un aspetto che rafforza l'ipotesi di una vendetta. Del resto, il sito del quotidiano parigino Le Figaro ha reso noto che quasi tutti i vignettisti, tra cui i celebri Georges Wolinski, Cabu e Stéphane Charbonnier ("Charb") che era pure il direttore della pubblicazione, sono rimasti uccisi nell'attacco.

I soccorsi a uno dei feriti

I soccorsi a uno dei feriti

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Vari testimoni hanno raccontato che gli assalitori hanno agito "con una calma impressionante", mentre alcuni testimoni presenti in redazione e scampati alla strage hanno affermato che i criminali cercavano in primis Charbonnier e che pur gridando di voler risparmiare le donne, hanno abbattuto freddamente una delle disegnatrici presenti. Numerose persone hanno confermato di aver udito decine e decine di spari provenire dallo stabile al 10 di
rue Nicolas Appert che ospita il giornale. Gli individui armati autori dell'assalto sono fuggiti a bordo di una macchina nera subito abbandonata e lasciata di traverso per rallentare gli inseguitori. Si sono infatti impossessati della vettura di un automobilista di passaggio. Nella fuga hanno investito un pedone e un ciclista e hanno ancora aperto il fuoco per farsi spazio nel traffico. La
caccia all'uomo da parte della polizia si concentra nella zona periferica nord-orientale della città, nel dipartimento Seine-Saint-Denis.

Posti di blocco sono stati organizzati in tutta Parigi. Il presidente francese François Hollande si è subito recato sul posto e ha indetto una riunione ministeriale urgente che si terrà nel pomeriggio all'Eliseo. Si rivolgerà alla Nazione alle 20.00. Hollande ha dichiarato che si tratta "di un atto di una barbarie eccezionale, che colpisce la libertà d’espressione e della stampa che protegge la Repubblica francese". Il capo dello Stato ha poi precisato che "già nelle ultime settimane erano stati sventati numerosi attentati nel paese".

Il primo tweet di François Hollande

Il Governo ha deciso l'immediato aumento al massimo livello dell'allerta contro gli attentati terroristici in tutta la regione di Parigi. Gendarmeria e polizia hanno schierato agenti davanti a scuole, edifici pubblici e redazioni di giornali. I poliziotti e i gendarmi saranno equipaggiati con giubbotti antiproiettile e ogni pattuglia sarà rinforzata. La città di Parigi ha intanto bloccato tutte le passeggiate scolastiche e le attività esterne agli edifici scolastici.

La copertina di Charlie Hebdo con lo scrittore Houellebecq

La copertina di Charlie Hebdo con lo scrittore Houellebecq

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Sulla copertina dell'ultimo numero di Charlie Hebdo in edicola figura l'immagine dello scrittore Michel Houellebecq, al centro di polemiche per il suo romanzo pubblicato proprio oggi, mercoledì, dal titolo "Sottomissione", che racconta l'arrivo al potere in Francia di un presidente islamico. Lo scrittore è stato peraltro posto sotto protezione della polizia e i locali della casa editrice Flammarion, che ha pubblicato "Sottomissione", sono stati evacuati per motivi di sicurezza. E circa un'ora prima dell'attacco, sul profilo twitter del giornale era apparsa una vignetta caricaturale del leader dell'IS Abu Bakr al Baghdadi con gli auguri per il nuovo anno.

Red. MM/ATS/AFP/SP/EnCa



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