Un disegno di legge destinato a porre fine alle estese raccolte di dati da parte della National Security Agency (NSA), per rimpiazzarlo con un programma di sorveglianza più mirato. È su questo che si pronuncerà oggi - martedì - il Senato americano, dopo la decadenza di quelle norme del "Patriot Act" che consentivano alla NSA di procedere a sistematiche registrazioni di dati telefonici.
La Camera alta del Parlamento statunitense non è stata infatti in grado di accordarsi su un testo sostitutivo, entro la scadenza-limite della mezzanotte di lunedì. Ne è così scaturito un vuoto legislativo senza precedenti; col risultato che la discussa agenzia di intelligence si trova, giuridicamente, con le mani legate.
Il leader dei repubblicani nel Senato USA, Mitch McConnell
Ora però il Senato ci riprova e un voto avrà così luogo alle 17.00, ora svizzera, secondo quanto preannunciato da Mitch McConnell, capogruppo dei senatori repubblicani.
La mancata approvazione in Senato delle norme del "Patriot Act" è stata intanto commentata dalla Casa Bianca - attraverso il suo portavoce Josh Earnest - come un fatto tale da tradursi in "rischi non necessari per il paese, i cittadini e la sicurezza nazionale".
ATS/ARi