Friedrich Wilhelm Raiffeisen, il fondatore delle prime omonime banche in Germania, fece uso di stereotipi ed espressioni offensive contro gli ebrei, ma non ci sono prove che l’antisemitismo abbia avuto un ruolo nell’attività dell’istituto.
Per chiarire se queste posizioni abbiano influenzato anche le organizzazioni Raiffeisen svizzere, la banca elvetica ha commissionato un rapporto di ricerca indipendente all’Archivio di storia contemporanea del Politecnico di Zurigo. La ricerca mostra che F. W. Raiffeisen fece uso di formulazioni e stereotipi antisemiti, ma poi ne prese chiaramente le distanze intorno al 1880.
Inoltre, secondo il rapporto, alcuni riformatori sociali cattolici conservatori che diffusero le Casse Raiffeisen in Svizzera all’inizio del 20esimo secolo (il primo sportello aprì a Bichelsee, in Turgovia, nel 1900, mentre nel 1923 l’espansione raggiunse la Svizzera italiana) avevano forti pregiudizi antisemiti. Malgrado ciò, non ci sono prove che tutto questo abbia condizionato le attività dell’istituto.
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