Svizzera

Ombre di nepotismo su Viola Amherd?

Al centro di un presunto conflitto d’interessi, nel quadro di una vicenda presa in esame dal Controllo federale delle finanze, si colloca la più stretta collaboratrice della ministra

  • 18 aprile, 13:27
  • 18 aprile, 14:39
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Brigitte Hauser-Süess, collaboratrice personale di Viola Amherd, qui ripresa a destra della consigliera federale in una foto del 2018

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Di: SRF/RSI Info

Con l’espressione “Walliser connection” i media della Svizzera tedesca evocano un presunto nepotismo nella composizione dell’entourage della consigliera federale altovallesana Viola Amherd. Ma il Controllo federale delle finanze (CFF) ha ora sollevato dubbi su un potenziale conflitto di interessi: l’organo superiore di vigilanza, attraverso una lettera, ha in questo senso rivolto domande alla segreteria generale del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).

La questione verte sulla valle del Goms, nell’Alto Vallese, una delle regioni in cui, nel marzo del 2025, si svolgeranno i prossimi Giochi mondiali militari invernali. Di questa valle è originaria Brigitte Hauser-Süess, assistente personale di Viola Amherd, la quale, si legge nella missiva del CFF, aveva personalmente perorato la designazione della regione per l’evento. Qui ha sede un “Centro nordico”, che negli ultimi anni è stato ampliato con una spesa di oltre 15 milioni di franchi. E la zona, con un poligono di tiro per il biathlon e piste per lo sci di fondo, avrà un ruolo centrale nello svolgimento dei Giochi.

RG 12.30 del 18.04.2024 - La corrispondenza di Gian Paolo Driussi

RSI Svizzera 18.04.2024, 14:02

Ma il punto, si legge nella stessa lettera, è che “il figlio e la nuora” di Hauser-Süess “hanno ricoperto o rivestono tuttora funzioni nell’ambiente diretto o indiretto” di questo Centro. La nuora, in effetti, vi ricopre un incarico direttivo, mentre il figlio faceva parte del comitato organizzativo della corsa di Coppa del mondo di sci di fondo, che si è disputata lì lo scorso gennaio. Nella lettera del CFF è quindi menzionato anche Roger Michlig, segretario generale del DDPS: anch’egli proviene dall’Alto Vallese e, come si appreso, è membro del consiglio d’amministrazione di una cooperativa, che ospiterà gli atleti sul sito di Goms.

Questi intrecci di relazioni non possono che sollevare interrogativi e secondo il CFF è probabile che le circostanze abbiano influenzato la scelta della sede dei Giochi. “Per dirla senza mezzi termini, la questione puzza da morire”, ha dichiarato, ravvisando conflitti d’interessi, Mark Pieth, esperto di diritto penale e professore emerito all’Università di Basilea. Intanto il DDPS ha replicato con veemenza alla lettera del CFF. “Il rimprovero” su una “influenza indebita da parte di persone con presunti interessi personali è grave. Lo respingiamo fermamente” , si legge nella sua risposta, secondo cui “un elenco cronologico degli eventi e indicazioni sulle funzioni” delle persone tirate in ballo mostrano che “non è stata esercitata alcuna influenza” e che “non sussistono conflitti di interessi in relazione al” Centro Nordico di Goms.

Sulla vicenda, emersa dopo le segnalazioni di un whistleblower, la vigilanza finanziaria non indagherà oltre. Ma quella politica, attraverso il Parlamento, attende eventuali nuovi elementi per procedere.

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