Una studentessa dislessica deve beneficiare di tempo supplementare per portare a termine un esame? È la domanda su cui la la seconda corte di diritto pubblico del Tribunale federale era chiamata ad esprimersi martedì, chiamata in causa da una ragazza che voleva accedere agli studi di veterinaria all’Università di Berna, dove vige il numerus clausus.
Dopo una lunga discussione, e di misura con tre voti contro due, i giudici non hanno deciso sul fondo della questione ma hanno accolto il ricorso e rinviato il dossier alla giustizia bernese, ora incaricata di commissionare una perizia indipendente. Un esperto dovrà dire se il test di ammissione in questione si presti alla concessione di un più tempo ai candidati affetti da dislessia. Il caso non è quindi definitivamente chiuso.
L’ateneo aveva respinto la richiesta della giovane, ma secondo Mon Repos basandosi su pareri parziali, quelli degli ideatori del test dell’associazione dei rettori svizzeri.
La testimonianza della mamma di una giovane dislessica
SEIDISERA 07.05.2024, 18:18