Svizzera

"Vendita, si può migliorare"

UNIA sostiene che si possono fare passi in avanti nel campo della compatibilità tra lavoro e famiglia e i salari

  • 16 dicembre 2014, 12:00
  • 7 giugno 2023, 02:28
Il sindacato chiede l'introduzione di un CCL a livello nazionale

Il sindacato chiede l'introduzione di un CCL a livello nazionale

UNIA sostiene che esistono delle carenze nelle condizioni di lavoro del commercio al dettaglio in Svizzera. Il sindacato, che ha presentato uno studio sul tema effettuato dall'agenzia Inrate, sostiene in particolare che va migliorata la possibilità di rendere compatibili l'impiego e la famiglia. Delle sei aziende prese in considerazione dallo studio, solamente Coop sostiene i dipendenti nella cura dei propri bimbi.

Anche a livello di stipendi, di formazione continua e di partenariato sociale esistono comunque margini di miglioramento, ha sottolineato UNIA. “Il commercio al dettaglio rimane un settore dagli stipendi bassi, spesso con condizioni di lavoro precarie”, ha detto Vania Alleva, la co-presidente del sindacato. Oltre ad incassare poco denaro, i dipendenti hanno spesso a che fare con orari di lavoro irregolari, condizioni lavorative precarie e stress.

UNIA propone come soluzione ai problemi l'introduzione di un Contratto collettivo di lavoro (CCL) a livello nazionale. Anche se certi datori di lavoro hanno un CCL, e ne esistono alcuni a livello regionale, nella maggior parte dei casi i dipendenti non possono usufruire di una tale protezione.

ATS/CC

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