Ticino e Grigioni

La ciclopista Paradiso-Melide “non si farà”

Lo ha annunciato il municipale di Lugano, Filippo Lombardi, a Modem: “Per i costi troppi alti dovuti alle esigenze cantonali” - Ma proprio il Cantone smussa: “Si sta ancora discutendo”

  • 30 aprile, 09:59
  • 30 aprile, 10:16
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Il tracciato dovrebbe unire Melide e Paradiso passando per la Forca di San Martino

  • archivio TI-Press
Di: Modem/dielle

La pista ciclabile tra Paradiso e Melide, di cui si discute da 15 anni, non si farà, almeno per ora. Lo ha detto il municipale di Lugano Filippo Lombardi, invitato a parlare di mobilità lenta nella puntata di Modem dedicata al tema in onda stamattina (martedì) su Rete Uno.  

“Da un progetto di 15 milioni di franchi, a causa soprattutto delle esigenze cantonali, si è passati a più di 50 milioni di costo. Il risultato è che non la faremo purtroppo. L’obbiettivo di volere la perfezione assoluta conduce infine a bloccare i progetti”.

Bonoli: “Stiamo ancora discutendo”

Da parte sua, sempre ai microfoni della RSI, il capo dell’Ufficio della mobilità lenta e del supporto del Canton Ticino Tiziano Bonoli, ha smussato le dichiarazioni di Lombardi, affermando che sulla ciclopista della Forca di San Martino Cantone, Comuni e Città “stanno ancora discutendo e si sta portando avanti il progetto che, come dice Lombardi, sta ovviamente incontrando delle difficoltà non da poco, viste anche le problematiche geologiche del tracciato”.  

Modem del 30.04.2024 - Gli interventi di Filippo Lombardi e Tiziano Bonoli

RSI Ticino e Grigioni 30.04.2024, 09:52

Lombardi: “Lugano non è un cattivo allievo, la morfologia ci penalizza”

Lombardi, sollecitato anche sul ritardo ticinese e in particolare di Lugano sui progetti di mobilità lenta, ha ribattuto che “no, non è così. Se già in Ticino abbiamo qualche difficoltà morfologica in più rispetto ad altre zone svizzere, posso dire che Lugano ne ha ancora di più di altre aree ticinesi come Bellinzona, Locarno, il Piano di Magadino o anche il fondovalle della Mesolcina. La direzione tracciata è quindi quella giusta, ma ovviamente ci vuole tempo”.

Il municipale del Centro, ribadendo che la città si sta comunque impegnando sul tema, fa poi un raffronto sui costi: se sei chilometri di ciclopista in Mesolcina sono costati 4 milioni di franchi – come spiegato sempre a Modem dal sindaco di Grono Samuele Censi –nella città sul Ceresio per fare 500 metri tra Massagno e la stazione di Lugano i costi salgono a 8 milioni, proprio per la conformazione del territorio, ma anche a causa – ribadisce Lombardi – “delle aumentate esigenze cantonali e federali”.

Pedalando, pedalando

Modem 30.04.2024, 08:30

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