Pramac, aperta un'inchiesta penale

Il fallimento, quasi due anni fa, della Pramac di Riazzino è sotto la lente della Procura pubblica ticinese. Per i dirigenti di allora vengono ipotizzati i reati di amministrazione infedele, bancarotta fraudolenta e frode nel pignoramento, diminuzione dell’attivo a danno dei creditori, come scrive martedì laRegioneTicino. La Pramac produceva pannelli fotovoltaici, un settore dove la concorrenza è molto forte e i prezzi sotto pressione.

Le accuse coinvolgono oltre l'ex management, anche l'ex presidente della società anonima, ora in liquidazione, Davide Enderlin jun., consigliere comunale a Lugano.
All’esame dei conti, depositati all’Ufficio esecuzione e fallimenti di Locarno, si è giunti in seguito a una segnalazione della polizia giudiziaria. Sono emersi elementi tali da giustificare un approfondimento riguardo alla destinazione degli attivi societari.

La Pramac di Riazzino, una filiale dell’azienda con sede in Toscana, aveva aperto i battenti nel Locarnese nel 2009 ma presto le speranze di un’attività redditizia si erano scontrate con la realtà del crollo dei prezzi dei pannelli a causa della concorrenza asiatica. Nella primavera del 2012 la ditta aveva chiuso i battenti lasciando a casa 130 persone e con un passivo di 144 milioni di franchi

RedMM/mas