Sabrina De Sousa non andrà in carcere. La cittadina statunitense, condannata a sette anni per il suo ruolo nel sequestro in Italia dell'imam Abu Omar, fermata a Lisbona mentre si imbarcava su un aereo per l'India e in attesa dell'estradizione (che avrebbe dovuto avvenire mercoledì), ha ricevuto la grazia parziale da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La condanna, già scesa a quattro anni per effetto dell'indulto, viene ridotta a tre, il che consente di applicare sanzioni alternative alla detenzione. La 60enne è dunque libera. Il suo legale, Dario Bolognesi, aveva sollecitato a più riprese il Quirinale, in virtù del fatto che il provvedimento di grazia era già stato applicato ad altri agenti della CIA coinvolti nel rapimento del febbraio 2003.
Per la sua decisione, Mattarella ha tenuto conto del parere del Ministero della giustizia, dell'atteggiamento della condannata, dell'equilibrio del trattamento rispetto agli altri imputati del processo su quel caso e del fatto che gli Stati Uniti non ricorrono più alle cosiddette "extraordinary renditions".
pon/ANSA