Le elezioni presidenziali in Bulgaria sono state vinte oggi, domenica, con un ampio vantaggio, dal socialista e filorusso Rumen Radev. Ex pilota e capo dell’aviazione militare, a lui è andato il 60% delle preferenze, contro il 35% dell’avversaria Tsetska Tsaceva, presidente del Parlamento e candidata del partito conservatore del premier Borïko Borissov, che ha dal canto suo deciso di rassegnare le dimissioni.
Decisione, questa, che porterà ad elezioni anticipate, dando inizio ad una nuova fase d’incertezza per il paese più povero dell’Unione europea.
Novizio della politica, Radev si è detto favorevole all’abolizione delle sanzione contro Mosca, affermando inoltre che la Crimea – penisola ucraina annessa alla Russia nel 2014 – è di fatto russa. Il generale ha tuttavia rimarcato la sua neutralità affermando di essere un ufficiale della NATO e che non vi è alternativa all’adesione all’Alleanza Atlantica.
Sofia dipende dalla Russia per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico e fra i due paesi vi sono forti legami storici e culturali.
AFP/ludoC