La polizia francese ha fermato una ventina di persone, accusate di aver partecipato all'omicidio dell'ereditiera monegasca Hélène Pastor. Tra i sospetti, arrestati tra Nizza e Marsiglia, ci sono anche la figlia della donna d'affari, Sylvia, e suo marito.
Hélène Pastor era caduta in un agguato, insieme al suo autista, il 6 maggio, a Nizza. Entrambi, colpiti da un fucile a canne mozze, erano poi deceduti nei giorni seguenti.
Alla facoltosa vittima, amica dei Grimaldi, sono riconducibili un terzo degli immobili del principato. Un impero immobiliare del valore di diversi miliardi di euro.
Ora resta da chiarire il movente del duplice omicidio. In un primo momento la pista privilegiata sembrava quella della criminalità organizzata, in particolare della 'ndrangheta calabrese, visti gli interessi in Costa Azzurra. Ma il fermo del genero e della figlia rimettono rimettono tutto in discussione.
M.Ang./ANSA