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Ebola, l’incubo negli USA

La scoperta di un primo caso fa scattare la paura del contagio; autorità rassicurano: “nessun rischio"

  • 2 ottobre 2014, 00:20
  • 6 giugno 2023, 23:19
Il virus dell'ebola al microscopio

Il virus dell'ebola al microscopio

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La scoperta di un primo caso di ebola negli Stati Uniti ha fatto scattare la paura del contagio nel paese. A Dallas, dov’è stato ricoverato il paziente che ha contratto il virus, l’opinione pubblica è preoccupata e cresce tra la popolazione la voglia di informazione, nonostante tutte le rassicurazioni date dalle autorità sanitarie locali, che escludono un’eventuale diffusione nel paese di un’epidemia.

Lo spettro del contagio fa paura, e non si placano le critiche nei confronti dei medici del Texas Health Presbyterian Hospital che, stando ad alcune indiscrezioni non confermate, non avrebbero capito per tempo la gravità della persona ammalata, rimandandola una prima volta addirittura a casa.

Stando alle autorità americane, sarebbero una ventina le persone venute a contatto con il primo malato di ebola negli USA, tra cui anche diversi bambini, prima che questo venisse ricoverato. Ed è scattata la “caccia”, ai possibili contagiati con le autorità sanitarie che hanno pubblicato un video intitolato “Salvare vite, proteggere le persone”, con tutte le indicazioni per prevenire la trasmissione.

Come si trasmette il virus

Quando l'infezione si manifesta negli esseri umani, il virus si può diffondere tramite contatti diretti attraverso pelle con ferite, o mucose e membrane, con sangue o fluidi di un malato.

Il contagio può avvenire, inoltre, con oggetti quali aghi e siringhe che sono stati contaminati con il virus. L'infezione può essere trasmessa anche tramite animali malati. Le persone a più alto rischio sono i lavoratori della sanità e le famiglie in contatto ravvicinato con i malati.

ATS/reuters/bin

Dal TG20

RG 12.30 del 02.10.14 -Il servizio di Anna Valenti

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