Mentre in Europa le dinamiche di chiusura prendono sempre più piede, la Russia di Putin apre le porte ad altra manodopera straniera. Con programmi di accoglienza facilitata e incoraggiamenti alla immigrazione, Mosca vuole colmare la richiesta di forza lavoro in crescita rapida. Molta di questa forza lavoro è impegnata nel settore edile.
Nel corso del 2016 i permessi di lavoro concessi sono aumentati del 10%. Lo scrive l’agenzia Bloomberg secondo la quale nel grande paese ci sono 11 milioni di lavoratori stranieri. Fra le nazionalità di questi lavoratori spiccano quelle del Tagikistan e del Kirghizistan (ex repubbliche dell’Unione sovietica).
RedMM/mas