Un'ondata di caldo rovente ha investito, nelle ultime ore, il Pakistan e in particolare la metropoli di Karachi dove secondo dati aggiornati a lunedì mattina si contano almeno 200 morti. Un bilancio sul quale pesano anche gli effetti del razionamento elettrico e quelli del digiuno diurno previsto per il mese penitenziale del Ramadan islamico, cominciato venerdì.
A Karachi la massima ha toccato domenica 46 gradi, a 2 dal picco assoluto di 48 del lontano 1938. I meteorologi sperano nelle piogge della stagione dei monsoni, arrivata finora solo in parte del Paese.
La zona di Karachi particolarmente colpita dal caldo
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L’ondata di caldo killer ha colpito soprattutto la parte meridionale del paese nella provincia di Sindh che ha decretato lo stato d’urgenza in tutti gli ospedali. Gli effetti del caldo sono amplificati da interruzioni di corrente che hanno negativamente influito anche sulla distribuzione di acqua potabile a Karachi, città di circa 20 milioni di abitanti.
Red.MM/ATS/Swing