Un numero verde anti-jihad è attivo in Francia da aprile. Permette ai genitori confrontati con un presunto indottrinamento dei propri figli da parte di estremisti islamici di segnalarlo e di ottenere supporto. Il servizio, come scrive martedì il sito web di Le Figaro, non è però sempre efficace.
“La cosa più difficile è fare la distinzione tra crisi adolescenziale, conversione religiosa e indottrinamento”, spiega Dounia Bouzar, fondatrice del centro di prevenzione contro le derive settarie dell’Islam.
Secondo gli ultimi dati forniti, sono stati 283 i profili “sospetti”emersi da aprile grazie al numero. Il quotidiano francese ha interpellato due famiglie che vi si sono rivolte e, se in un caso i genitori si dichiarano contenti per la reazione delle autorità, che hanno seguito l’evolversi della situazione da vicino, nell'altro si lamentano dicendo che l’unica conseguenza è stata l’emissione del divieto di lasciare il paese per la figlia.
ZZ