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In Turchia regna l'incertezza

Ancora in alto mare le possibili ipotesi per la formazione del nuovo governo dopo che Erdogan ha perso la maggioranza parlamentare

  • 10 giugno 2015, 22:58
  • 7 giugno 2023, 09:35
Erdogan a colloquio con Baykal

Erdogan a colloquio con Baykal

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Un risiko di alleanze possibili da cui non sarà facile farne emergere una reale. Lo shock del voto che domenica ha tolto dopo 13 anni la maggioranza assoluta nel parlamento turco all'AKP di Recep Tayyip Erdogan non sembra ancora superato. Non più abituata a governi di coalizione, la Turchia studia ora le alchimie di un accordo in cui sembra sempre mancare un pezzo.

Mercoledì Erdogan ha invitato ad Ankara l'ex leader dei socialdemocratici del CHP Deniz Baykal, il deputato più anziano incaricato di presiedere la prima seduta del nuovo parlamento. Baykal, per dieci anni alla guida del CHP, ha chiarito di averne parlato con l'attuale leader del partito, Kemal Kilicdaroglu, fugando le malignità di chi già vedeva Erdogan a mettere zizzania tra le file della principale forza di opposizione.

«Gli altri partiti ci hanno chiuso le porte ma noi non escludiamo alcuna possibilità. Siamo disposti a discutere di tutto e pronti alla riconciliazione», ha detto nella sua prima intervista post-voto il premier dimissionario Ahmet Davutoglu, secondo cui «andare subito alle elezioni significherebbe mettere in dubbio la volontà popolare».

Red.MM/ATS/Swing

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