Prove tecniche di alleanza tra nemici storici: l’Iran tende la mano agli Stati Uniti dicendosi disposto a collaborare nel rispetto del diritto internazionale pur di aiutare il governo di Baghdad. Obama per ora prende tempo. Ha precisato che non ci saranno truppe sul terreno, ma c'è chi ipotizza interventi aerei, magari guidati da droni.
Intanto, la situazione sul campo in Iraq resta gravissima. E negli Stati Uniti monta la protesta, un po’ tutti contro tutti. Molti osservano indignati come dopo 4’500 morti e tantissimi soldi, almeno 14 miliardi, in quella terra regna ancora il caos. Critiche, seppur di segno opposto, piovono sul presidente.
Cartina Iraq
Tra i jihadisti sunniti che avanzano da nord e le forze fedeli al primo ministro sciita Nuri al Maliki che cercano di organizzare la controffensiva da sud, per adesso a vincere sonoi curdi, con le loro milizie che hanno occupato senza colpo ferire la regione petrolifera di Kirkuk. E sabato 9 poliziotti sono rimasti uccisi a nord di Baghdad nell'attacco a un convoglio che trasportava il capo dei servizi della lotta contro la corruzione.
Red.MM/ATS/Swing