Il segretario di Stato John Kerry mercoledì, a sorpresa, è volato a Baghdad a poche ore dal discorso di Obama alla nazione. Nei colloqui avuti con il neo premier Haider al Abadi, Kerry ha elogiato la volontà irachena di porre in atto riforme importanti.
Ha confermato che l’Iraq "sta facendo un duro lavoro ma che si è solo all’inizio. L'Isis è l'anti-Islam e nel mondo moderno non c'è spazio per la loro brutalità", ha detto Kerry sottolineando come sia necessario andare avanti con una strategia che coinvolga una coalizione internazionale che sia la più ampia possibile. "L'Iraq, ha concluso, non ci ha chiesto l'invio di truppe americane né di altre forze. Non vogliono altre forze sul campo, inoltre non c'è alcun coordinamento o cooperazione sul fronte militare con l'Iran nella lotta contro l'Isis”.
Le parole del segretario di Stato precedono quelle di Obama che, secondo indiscrezioni della stampa americana, potrebbe annunciare una vasta offensiva militare in Siria ed Iraq.
Red.MM/ATS
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