Mondo

L’esercito invisibile dell’IS

Circa 12'000 stranieri sarebbero giunti in Siria per combattere coi jihadisti

  • 22 agosto 2014, 09:37
  • 6 giugno 2023, 21:49
Un miliziano dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante a Mosul, in Iraq

Un miliziano dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante a Mosul, in Iraq

  • reuters

Sarebbero circa 12'000 i combattenti jihadisti stranieri, provenienti da una cinquantina di paesi, che si sono trasferiti in Siria dall’inizio del conflitto, tre anni fa, per combattere al fianco dell’IS e di altri gruppi ultraradicali. Tra loro vi sarebbero anche un centinaio di statunitensi, ha dichiarato giovedì il Dipartimento di Stato americano.

I miliziani provenienti dall’Europa per combattere in Siria ma anche in Iraq sarebbero invece 2'300 secondo le stime di Europol, un incremento verticale rispetto alle circa 800 unità stimate la scorsa estate. Coloro che decidono di partire dal Vecchio Continente per combattere la “guerra santa” sono solitamente giovani musulmani (tra i quali un 16% di donne) che provengono soprattutto dalle periferie della Francia (900), Gran Bretagna (400) e Belgio (250).

Quanto alla Svizzera, il Servizio delle attività informative della Confederazione ha stimato a circa 40 il numero di persone che hanno lasciato il paese per unirsi ai combattenti islamici in varie parti del mondo.

ATS/Red.MM

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