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Medici svizzeri a Ramallah

Una squadra di cardiochirurgia vodese salva la vita a bambini palestinesi malati

  • 5 marzo 2017, 08:40
  • 8 giugno 2023, 04:46

Cardiochirurgia svizzera a Ramallah - di Michele Giorgio

michele giorgio 05.03.2017, 08:00

Oggi, in Svizzera, si celebra la "Giornata del malato". Proprio dalla Svizzera, da Losanna, agli Ospedali Riuniti di Ramallah, in Cisgiordania, è partita un'équipe di specialisti per curare e, spesso, salvare la vita di bambini palestinesi con gravi patologie cardiache. Sono l'anestesista Marc-André Bernath, il cardiologo Stefano Di Bernardo e le intensiviste Marie-Helene Perez e Lydia Mastrogiacomo. A loro si è unito a Ramallah il cardiochirurgo Amir-Reza Hosseinpour, proveniente da Siviglia. Si tratta di una missione volontaria per conto della ONG palestinese PCRF (Palestine Children's Relief Fund). In questi giorni l'équipe svizzera di cardiochirurgia ha esaminato decine di piccoli pazienti, alcuni con pochi mesi di vita, ed effettuato una dozzina di interventi chirurgici a cuore aperto. Un lavoro svolto in collaborazione con il personale sanitario locale e alcuni medici ed infermieri volontari provenienti da altri paesi, ma anche con l'assistenza delle madri dei bimbi operati destinati a trascorrere molti giorni nel reparto di terapia intensiva.

Cardiochirurghi svizzeri al lavoro a Ramallah

Quella di Losanna è una delle decine di équipe straniere che ogni anno giungono in Cisgiordania e Striscia di Gaza su richiesta del PCRF, ONG non affiliata ad alcuna organizzazione politica o religiosa, che garantisce assistenza medica ad alta specializzazione per bambini gravemente ammalati, nelle strutture ospedaliere pubbliche dei Territori palestinesi e di altri paesi della regione come Libano, Siria e Giordania. Particolare attenzione è dedicata dal PCRF alle patologie cardiache. Ogni anno, secondo gli ultimi dati disponibili, nascono nei Territori palestinesi circa 1'000 bambini con gravi malformazioni cardiache. A Gaza l'incidenza è di 10 ogni 1'000 neonati. L'impegno dei medici elvetici è importante anche per la formazione del personale medico locale, dove è ancora limitato il numero dei cardiochirurghi pediatrici, nonostante il generale miglioramento del sistema sanitario palestinese avvenuto negli ultimi anni.

Il PCRF nel 2013, grazie a donazioni raccolte in tutto il mondo, ha aperto nell'ospedale di Beit Jala (Betlemme) il primo dipartimento di oncologia pediatrica della Cisgiordania. Nei prossimi mesi inaugurerà una struttura simile nella Striscia di Gaza.

Michele Giorgio

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