La presidenza lussemburghese dell'UE ha accolto domenica l’invito di Francia, Germania e Regno Unito per un meeting d’urgenza teso a definire le "misure immediate" per far fronte al problema dell’afflusso dei migranti nel Vecchio Continente, convocando un vertice il 14 settembre a Bruxelles tra i membri del Consiglio ministeriale Giustizia e Interni.
Parigi, Berlino e Londra, oltre ai centri di verifica (denominati "hot spot) in Grecia e Italia per identificare i richiedenti l’asilo, hanno auspicato anche un elenco dei "paesi d’origine" sicuri, ma la strada resta tutta in salita data la riluttanza di vari Esecutivi ad avviare una politica in materia d’immigrazione davvero comune.
Quanto il tema sia sensibile e complicato lo confermano le difficoltà sorte sulle quote obbligatorie per i profughi in Italia e in Grecia da ricollocare. Questa impasse ha suscitato le ire, nei giorni scorsi, del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che ha accusato i Governi europei di inattività in materia d’immigrazione.
Reuters/ANSA/AP/EnCa
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