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Rio, Olimpiadi in salita

Il Brasile in crisi economica e politica guarda ai Giochi dell'agosto 2016 con incertezza

  • 17 gennaio 2016, 08:46
  • 7 giugno 2023, 16:32

Il parere dei carioca sulle Olimpiadi - di Emiliano Guanella

RSI Mondo 11.01.2016, 11:17

Le prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro saranno all'insegna dell'austerità. Lo ha annunciato il comitato organizzatore tenendo conto della situazione delicata in cui versa il Brasile, attraversato da una crisi economica e politica che preoccupa non poco in vista del grande evento sportivo che si svolgerà dal 5 al 21 agosto, per la prima volta nella storia in una città sudamericana. I tagli saranno del 10% sul budget iniziale di 5 miliardi di dollari e si concentreranno fuori dagli impianti; niente televisione nelle stanze degli atleti, menu ristretti ai piatti brasiliani nei punti di ristoro, ridimensionamento degli eventi di marketing e delle attività parallele ai Giochi.

La crisi

Il Brasile, del resto, inizia questo 2016 in un clima di profonda incertezza e non solo per la recessione arrivata dopo anni di crescita sostenuta. La presidente Dilma Rousseff deve affrontare un lungo processo di impeachment, durante il quale dovrà difendersi dell’accusa di aver manipolato i conti dello Stato per nascondere buchi in bilancio nella sua gestione. Anche il presidente della Camera dei deputati Eduardo Cunha è sotto pressione per il suo coinvolgimento diretto, con milioni di dollari nascosti in conti svizzeri, nel maxi scandalo di corruzione legato alla compagnia petrolifera statale Petrobras. Sono finiti invece in carcere, per lo stesso affaire, i direttori delle principali imprese costruttrici, le cui attività sono bloccate in quasi tutto il paese perché la giustizia ne ha congelato i contratti e bloccato i conti. Unica eccezione, anche per evitare la figuraccia internazionale, sono le grandi opere per le Olimpiadi, nei cui cantieri si lavora a pieno ritmo per riuscire ad arrivare in tempo.

Se sul fronte degli impianti la situazione pare essere sotto controllo, più complicata è quella dei trasporti. Non si ha la certezza che la nuova linea della metropolitana che dovrebbe portare dal centro di Rio alla regione di Barra, epicentro dei giochi, sarà terminata per il mese di agosto.

La sicurezza

Molta preoccupazione, specialmente dopo gli attentati del 13 novembre di Parigi che hanno causato 130 morti, anche sul fronte della sicurezza. Durante i giochi saranno dispiegati più di 80'000 fra agenti di polizia e soldati. Le forze dell’ordine brasiliane stanno già collaborando con l’intelligence di un’ottantina di paesi per evitare attacchi terroristici e garantire la sicurezza dei capi di Stato e di governo che saranno presenti.

Le acque sporche

Poco si potrà fare, invece, per la disastrosa condizione della Baia di Guanabara, teatro delle competizioni di vela e la Lagoa Rodrigo de Freitas, dove si saranno le gare di canottaggio: la promessa di pulirle è rimasta vana, gli atleti dovranno abituarsi a gareggiare in acque paragonabili a quelle di una latrina, sperando che non piova, perché le precipitazioni potrebbero solo aggravare la situazione.

L'ottimismo, nonostante tutto

Nonostante tutti i problemi e le incognite i carioca sono pronti al grande evento. Abituati al "jeitinho" brasiliano, l’arte di arrangiarsi e rimediare gli errori all’ultimissimo momento, gli abitanti di Rio sono convinti che i Giochi saranno un successo, dato che la città da sempre è il luogo ideale per gli amanti dello sport all’aria libera.

Ad otto mesi dall’inizio c’è ancora molta strada da fare e il tradizionale ottimismo brasiliano, soprattutto quando si tratta di grandi eventi, sarà sicuramente necessario per fare di Rio 2016 un appuntamento indimenticabile.

Emiliano Guanella

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