Un operatore della Croce rossa internazionale (CICR) è rimasto ucciso giovedì nei bombardamenti nel centro di Donetsk, la principale città nell’est dell’Ucraina in mano ai ribelli. Il CICR ha confermato che il collaboratore è di nazionalità svizzera.
L’uomo ha perso la vita all’esterno dello stabile dove il CICR ha istituito il suo quartier generale. Se le informazioni che circolano su internet accompagnate da immagini molto esplicite saranno confermate dall'organizzazione, si tratta di un neocastellano. È il primo cittadino elvetico a perdere la vita nel conflitto ucraino. Nell'attacco ci sarebbe anche una ventina di vittime civili.
In una nota diffusa in serata, il presidente della Confederazione Didier Burkhalter ha espresso profonda costernazione e trasmesso le sue condoglianze alla famiglia della vittima, così come al CICR, ribadendo l'appello alle parti in conflitto affinché depongano le armi.
La comunicazione del CICR sul suo profilo in Twitter
Ats/Afp/Ansa/Reuters/ab
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