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Tre attacchi a Copenhagen

Tre morti. Le azioni criminali causate da un singolo uomo, poi abbattuto dalle forze dell'ordine

  • 15 febbraio 2015, 08:58
  • 4 settembre 2023, 15:31
Le forze dell'ordine, nella notte, nella capitale danese

Le forze dell'ordine, nella notte, nella capitale danese

  • ©Keystone

Da sabato pomeriggio Copenhagen è in stato d’assedio come Parigi poco più di un mese fa. La capitale danese è stata infatti teatro in poche ore di tre attacchi distinti da parte di singole persone, che hanno provocato tre morti e almeno cinque feriti.

Sabato verso le 16.00, un uomo aveva fatto irruzione sparando in un locale pubblico mentre era in corso un convegno su Islam e libertà di parola in ricordo della strage del 7 gennaio a Charlie Hebdo e a cui partecipava un umorista che aveva realizzato vignette contro Maometto. Nel corso dello scontro al fuoco è morto un civile presente in sala e sono rimasti feriti tre agenti, mentre l’assalitore si è dato alla fuga.

Stazione di Nørreport - Immagini dell'evacuzione con la polizia che ordina di correre

RSI Mondo 15.02.2015, 09:52

Poche ore dopo, verso la mezzanotte, i poliziotti hanno sparato contro uno sconosciuto che aveva aperto il fuoco davanti a una sinagoga, uccidendo l’addetto che controllava gli ingressi. Nella sparatoria che è seguita l’uomo, con il volto coperto da un passamontagna, ha ferito altri due agenti prima di scappare.

Copenhagen - Gli attentati in immagini

La terza azione criminale si è svolta all’alba di domenica, quando le forze dell’ordine hanno aperto il fuoco contro un uomo che presso la stazione ferroviaria di Norrebro ha sparato contro una pattuglia della polizia. Gli agenti gli avevano intimato l’alt per un controllo e come reazione sono diventati bersaglio di una scarica di proiettili. Nel conflitto a fuoco che ne è seguito lo sconosciuto è stato freddato dai poliziotti. Per le autorità di Copenhagen, le prime indagini suggeriscono che si tratti dell'unico attentatore.

Caccia all'uomo nella notte a Copenhagen

RSI Mondo 15.02.2015, 09:57

Queste ultime hanno imposto agli abitanti della metropoli scandinava di chiudersi in casa, evitare il centro cittadino e restare lontani dai luoghi degli attentati, mentre per tutta la notte sono risuonate le sirene della polizia e sui cieli di Copenhagen volavano gli elicotteri. Ora, mentre si moltiplicano le dichiarazioni di condanna per l’accaduto in tutta Europa, la situazione è tornata alla calma ma ovviamente la tensione rimane altissima. Non si conoscono le condizioni in cui versano i feriti.

Red. MM/ATS/AFP/Reuters/EnCa/ab

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