Tutto è pronto a Davos per la 45esima edizione del Forum Economico Mondiale: dalle misure di sicurezza, al centro congressi, alla natura, che ha fatto arrivare per tempo la neve per dare il tocco finale al panorama di Davos.
I grandi nomi sono arrivati o stanno per farlo, ma a far notizia, e in un certo senso anche concorrenza al WEF, sarà un assente: Mario Draghi. Giovedì la Banca centrale europea è attesa al varco dai mercati che vogliono sapere quali saranno le sue prossime mosse, per cui lui non ci sarà.
A Davos si commenterà ma non si deciderà, anche se le guide politiche dei tre maggiori paesi dell'eurozona sono qui. Non mancheranno, infatti, Angela Merkel, Matteo Renzi e François Hollande, il cui discorso di venerdì dopo gli attacchi terroristici di Parigi è forse il più atteso.
Il forum economico mondiale si è dato come titolo «The New Global Context», il nuovo contesto globale. Permette di parlare di tutto, anche perché le cose che stanno cambiando o che vanno cambiate non mancano. Mi ha per esempio colpito il fatto che vi siano delle sessioni sul futuro dei servizi segreti e delle forze armate.
Luca Fasani
Il commento dell'inviato
RSI New Articles 21.01.2015, 00:47
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