Gli Stati membri dell’Unione europea dovrebbero rafforzare la cooperazione in materia di ricerca, sviluppo e finanziamenti del settore nucleare. Sarebbe questa la posizione dalla Commissione europea alla base della politica energetica comunitaria.
A renderlo noto è stato lo Spiegel Online, che si è procurato un documento che dovrebbe essere approvato mercoledì dall’organo esecutivo dell’UE prima di essere sottoposto al voto del Parlamento.
Il testo prevede, tra le altre cose, la creazione di mini-centrali nucleari entro il 2030. Secondo le fonti interpellate dai giornalisti, questa decisione è fondata su due motivi: Bruxelles innanzitutto si è prefissa l’obbiettivo di ridurre la dipendenza del Vecchio Continente dal gas russo; l’Ue deve inoltre ridurre le emissioni di CO2 e da questo punto di vista l’impatto dell’atomo è di molto inferiore rispetto alle centrali a gas e carbone.
La Commissione europea da parte sua non ha voluto rispondere al settimanale tedesco in merito a tali indiscrezioni.
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