Diversi abitanti del sud della capitale yemenita Sanaa sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni a causa degli scontri tra esercito e ribelli che vi stanno avendo luogo. I disordini sono iniziati già in mattinata quando gli sciiti houti sono stati respinti mentre cercavano di impossessarsi del palazzo presidenziale. “Siamo a un passo dal golpe” ha dichiarato la ministra dell’informazione Nadia al Sakkaf in un’intervista alla TV panaraba Al Jazeera. “I ribelli” ha proseguito “mirano a colpire la leggitimità dello Stato. Credo però che nessuno abbia il controllo della città in questo momento.”
I primi bilanci parlano di due persone uccise e 14 ferite. Su Twitter circolano messaggi che riferiscono di “corpi per strada”.
Nessun cessate il fuoco per ora
Il cessate il fuoco annunciato in mattinata non si è concretizzato, e il presidente Abed Rabbo Mansour Hadi sta lavorando per ottenerlo, ma per ora ogni tentativo è stato vano.
Tiri sul premier
Alla fine di un incontro con il capo di Stato, il premier Khaled Bahah è stato preso di mira. Un convoglio che lo stava trasportando è stato raggiunto dal fuoco nemico, ma Bahah ne è uscito indenne.
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