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Yemen, potere sotto scacco

Il presidente è trattenuto dai miliziani sciiti nella sua residenza. Il premier si è messo in salvo

  • 21 gennaio 2015, 16:50
  • 7 giugno 2023, 03:53
Un carro armato impedisce gli accessi veicolari alla residenza presidenziale

Un carro armato impedisce gli accessi veicolari alla residenza presidenziale

  • Keystone

La situazione a Sanaa precipita e il potere yemenita è a un nulla dal crollo. Il presidente è trattenuto nella residenza ufficiale a Sanaa circondata dagli insorti. Le milizie sciite hanno anche conquistato la più importante base missilistica del paese sulle alture attorno alla capitale.

Secondo talune fonti il presidente Abed Rabbo Mansour Hadi (uno dei principali alleati dell’Occidente nella lotta ad al Qaida) sarebbe in stato di arresto. I ribelli negano, ma martedì hanno bombardato la residenza e ne controllano il perimetro impedendo a tutti i veicoli di entrare ed uscire. Il presidente, fa sapere il suo entourage, non si dà per vinto e confida nella via della trattativa.

Da parte sua il primo ministro Khaled Bahhah, raggiunta un’intesa con i miliziani dopo essere stato assediato nel palazzo della Repubblica, mercoledì è fuggito in “un luogo sicuro”.

In segno di solidarietà con il presidente legittimo e protestare contro il colpo di mano, le autorità del sud hanno chiuso l'aeroporto internazionale di Aden e parallelamente è stato bloccato anche il porto.

Diem/ATS

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