Il Consiglio comunale di Berna ha approvato, giovedì sera dopo lungo discutere, la normativa che dovrebbe permettere anche a chi non è svizzero di portare un tema davanti al Legislativo. Il Municipio, che pure non era contrario, aveva proposto che le firme che dovrebbero accompagnare la mozione fossero 400. La scelta finale è però caduta sulle 200 suggerite dalla commissione preparatoria.
Sostenuta da sinistra, Verdi liberali e, malgrado certi dubbi giuridici, da radicali, la proposta ha per obbiettivo di favorire l'integrazione degli stranieri. A favore hanno votato in 59, contro in 12, nonostante l'opposizione dei democentristi, a detta dei quali la regola dà a chi non ha passaporto rossocrociato più opportunità politiche di quante non ne abbiano gli stessi cittadini elvetici, oltre a stridere con la votazione del 2010, quando, sul piano cantonale, era stato bocciata la concessione del diritto di voto a questa fetta di popolazione.
L'ultima parola spetterà comunque al popolo, essendo passata di strettissima misura (35 a 34) la richiesta dei liberal-radicali di sottoporre l'oggetto a referendum obbligatorio.
ATS/dg/Radiogiornale