Gli Stati Uniti, senza farsi influenzare dalle dimensioni delle banche, sono decisi a punire gli istituti che, con comportamenti illegali, hanno contribuito alla crisi finanziaria iniziata nel 2008. “Nessuna società, non importa quanto sia grande o ricca, può essere al di sopra della legge”, ha dichiarato il ministro della giustizia americano, Eric Holder, sottolineando che non esistono banche "too big to jail", troppo grandi per essere perseguite penalmente.
Holder, al lavoro con le autorità di vigilanza del settore finanziario, ha detto che le indagini potrebbero portare al ritiro della licenza ad alcuni istituti che operano negli USA. Non ha fatto nomi, ma si sa che nel mirino ci sono innanzitutto Bnp Paribas e Credit Suisse. Il gruppo francese è accusato di aver violato le leggi sulle sanzioni, quello elvetico di aver aiutato cittadini americani a evadere il fisco.
M.A./ATS