Svizzera

Il rimpianto di Sepp Blatter

Lo svizzero patron sospeso del calcio mondiale parla a tre settimane dal ricovero d'urgenza

  • 26 novembre 2015, 09:44
  • 7 giugno 2023, 15:23
Sepp Blatter nello studio di Rundschau

Sepp Blatter nello studio di Rundschau

  • SRF/Oscar Alessio

Il patron sospeso della FIFA Sepp Blatter, a tre settimane dal ricovero d'urgenza in ospedale, per la prima volta parla della sua situazione dopo lo stop impostogli dalla commissione etica per il pagamento di 2 milioni al presidente UEFA Michel Platini, a sua volta sospeso.

Mercoledì sera è apparso in due emissioni televisive, nella Svizzera tedesca e in Romandia, per proclamarsi estraneo alle vicende di corruzione che gli vengono addebitate, per denunciare la pressione cui è sottoposto e che gli è stata quasi fatale, e per ammettere qualche rimpianto. Primo fra tutti quello di non essere stato in grado di dire basta subito dopo i Mondiali in Brasile del 2014 quando hanno cominciato ad avvertirsi fortemente i primi scricchiolii del sistema calcio travolto dallo scandalo emerso con le inchieste avviate negli Stati Uniti e in Svizzera.

Alla SRF l'alto vallesano, rimasto tra la vita e la morte per due giorni dopo essersi sentito male il 1. novembre scorso, ha ricordato con fierezza di non essere un funzionario della FIFA ma il suo presidente eletto dal congresso del calcio mondiale e che solo il congresso che l'ha scelto può eventualmente sfiduciarlo.

Alla RTS Sepp Blatter si mostrato più dimesso, quasi malinconico e ha ammesso di essere fallace. "Il denaro ha permesso uno sviluppo straordinario del calcio ma là dove ci sono i soldi ci sono gli appetiti di molti" ha affermato. Nell'intervista ha inoltre difeso Michel Platini definendolo "un uomo onesto".

Diem/RG

RG 07.00 del 26.11.15: il servizio di Camilla Mainardi

RSI Info 26.11.2015, 09:04

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