La BSI e le autorità statunitensi hanno raggiunto finalmente un accordo: la banca pagherà 211 milioni di dollari per regolarizzare la propria posizione, ed evitare eventuali ripercussioni. L'intesa, raggiunta con il Dipartimento di giustizia, è stata presentata lunedì pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa a Washington. Si tratta del primo accordo per le cosiddette banche della categoria due del programma statunitense per la piazza finanziaria elvetica. Di fatto, con questo patto, l'istituto ammette i propri errori e si impegna a collaborare, anche in futuro, con la giustizia americana.
Aumenta il volume dei patrimoni in gestione
Per quanto riguarda i risultati, l'istituto segnala un incremento dei patrimoni in gestione, passati a 92,3 miliardi di franchi, del 3,3%. L'utile lordo è salito a 208,9 milioni, ovvero il 6,3% in più. L'utile netto è stato notevolmente influenzato dall'esito della vertenza con le autorità fiscali del paese d'oltre Atlantico, e ammonta a 2,2 milioni.
RG/bin/sdr
Dal TG20:
30.03.2015: Da Washington, Andrea Vosti
RSI Telegiornale 30.03.2015, 20:52