Svizzera e Francia si troveranno senza una convenzione sulle successioni a partire da gennaio dell’anno prossimo. Il nuovo accordo firmato nel luglio 2013 è stato respinto anche dal Consiglio degli Stati, con 27 voti contro 1 e 9 astenuti, dopo essere stato bocciato dal Nazionale. Nel frattempo Parigi ha già disdetto il testo in vigore dal 1953.
I deputati hanno anche rinunciato a chiedere al Governo di avviare nuovi negoziati, perché non è più possibile ratificare l’accordo o migliorarlo.
Dal 2015, circa 180'000 svizzeri domiciliati in Francia saranno soggetti alla legislazione francese e rischieranno la doppia imposizione. Si tratta di una soluzione che non soddisfa il Consiglio federale, ma con cui bisognerà convivere, ha sottolineato Eveline Widmer-Schlumpf.
ATS/sf