Non occorre inasprire il Codice penale per porre fine allo sfruttamento economico di donne e uomini che esercitano la prostituzione. È quanto ritiene la Commissione degli affari giuridici degli Stati che, con 7 voti contro 1, ha proposto di respingere un'iniziativa parlamentare di Carlo Sommaruga (PS/GE), che chiedeva la reintroduzione del reato di prossenetismo passivo, soppresso negli anni '80.
Tale inasprimento consentirebbe ai procuratori pubblici di intervenire d'ufficio, contro coloro che conseguono vantaggi patrimoniali sproporzionati da persone che esercitano la prostituzione, o che procurano loro un reddito abusivo.
L'omologa commissione del Nazionale, al quale il dossier è stato rinviato, si era invece pronunciata a favore ma di misura, con 11 voti contro 10. Se manterrà la sua posizione, spetterà alle due assemblee pronunciarsi in materia.
Red.MM/ATS/ARi