Svizzera

Striscione anti-Erdogan: inchiesta

La procura bernese apre un procedimento penale per pubblica istigazione a un crimine o alla violenza

  • 26 marzo 2017, 18:35
  • 8 giugno 2023, 05:35
Alla manifestazione hanno partecipato migliaia di persone

Alla manifestazione hanno partecipato migliaia di persone

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Il Ministero pubblico di Berna-Mittelland ha aperto un procedimento penale per pubblica istigazione a un crimine o alla violenza in relazione allo striscione contro Recep Tayyip Erdogan esposto ieri, sabato, a Berna durante una manifestazione di oppositori al presidente turco.

“La procura ha aperto un procedimento penale per chiarire se le precondizioni per perseguire il reato siano soddisfatte” ha confermato il portavoce della procura, Dominik Jäggi, ai microfoni della RSI.

Nessun arresto

Finora nessuno è stato arrestato. Contro il cartellone esposto dal Gruppo giovani rivoluzionari di Berna – che raffigurava una pistola e il volto del capo di Stato turco con la scritta “Kill Erdogan with his own weapons” ("Uccidete Erdogan con le sue stesse armi") – ha subito protestato anche Ankara, che oggi (domenica) ha convocato l’ambasciatore svizzero in Turchia, Walter Haffner.

Protesta formale di Ankara

Ieri, in assenza di Haffner, il Ministero degli esteri turco ha ascoltato la sua vice, Nathalie Marti, console generale a Istanbul. Sempre ieri, al termine della manifestazione che ha visto migliaia di persone sfilare in Piazza Federale a sostegno della democrazia e dello stato di diritto, Ankara ha formalmente protestato contro il cartellone incriminato e chiesto l’apertura di un’inchiesta, mentre il ministro degli esteri Çavuşoğlu ha telefonato al suo omologo elvetico Didier Burkhalter.

ATS/RG/ludoC


Dal TG20:

L'ira di Ankara contro Berna

Telegiornale 26.03.2017, 22:00

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