Svizzera

Tabacco, serve tracciabilità

In Svizzera le misure per lottare contro il contrabbando di sigarette sono insufficienti

  • 16 giugno 2014, 15:16
  • 6 giugno 2023, 19:29
La sede di Philip Morris a Losanna

La sede di Philip Morris a Losanna

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Le misure elvetiche contro il commercio illegale di sigarette sono insufficienti. È la conclusione di un rapporto richiesto da Reconnaissance International e redatto dai professori della facoltà di diritto dell’Università di Basilea Mark Pieth (esperto in diritto internazionale) e Krista Nadakavukaren Schefer. Gli autori criticano il progetto del Consiglio federale di una legislazione del tabacco che ignora i controlli indipendenti pretesi dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’UE (sistema “Track and Trace”).

“È sorprendente vedere a che punto, nella sua proposta di legislazione sui prodotti derivati dal tabacco, il Consiglio federale resta silenzioso a proposito dell’obbligo e della necessità di avere un controllo rigoroso e una tracciabilità senza lacune dei prodotti di tabacco. Agendo così il Consiglio federale viola i suoi obblighi in confronto al diritto internazionale - afferma Pieth, che continua - la Svizzera occupa una posizione chiave nel contrabbando di sigarette in quanto vi sono le sedi di tre delle più grandi multinazionali del tabacco”.

ATS/Gila

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