Svizzera

Vietati IS e al Qaida

Consiglio nazionale unanime, come gli Stati; pene fino a 5 anni per chi sostiene i due gruppi terroristici

  • 8 dicembre 2014, 18:31
  • 7 giugno 2023, 02:09
Ueli Maurer

Ueli Maurer

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Il Consiglio nazionale, dopo gli Stati, si è pronunciato in modo unanime oggi (lunedì) per un divieto di al Qaida, Stato islamico e organizzazioni ad essi legati. Hanno votato a favore 184 deputati. Un divieto già effettivo, ma finora definito tramite ordinanze e destinato a decadere, a fine dicembre per la prima e l'8 aprile 2015 per il secondo. La norma vieta la partecipazione alle azioni terroristiche, ma anche il sostegno materiale, la propaganda, il reclutamento di adepti. Viene fissata una pena massima di 5 anni di detenzione. Sarà punibile anche chi commette il reato all'estero, se arrestato in Svizzera e non estradato. Il dossier è pronto per le votazioni finali.

Il Governo ha proposto un'entrata in vigore urgente, già dal 1° gennaio 2015, con durata limitata al 2018, proprio in virtù dell'imminente scadenza delle citate ordinanze. Lo ha ricordato in aula Ueli Maurer, sottolineando come la Confederazione non possa sentirsi al riparo: preoccupano gli jihadisti partiti dalla Svizzera per combattere in Siria o in Iraq e soprattutto quanti, fra questi, tornano poi in patria.

Una soluzione a lungo termine potrebbe trovare posto nella nuova legge sulle attività informative, che non sarà realtà prima del 2016.

Stefano Pongan

Dal TG20:

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