Il Consiglio comunale di Lugano ha detto "sì" questa sera (martedì) al credito di 102 milioni di franchi, da pagare in 20 rate annuali, per la realizzazione entro il 2029 della seconda fase del piano dei trasporti e del piano di agglomerato del Luganese. Un piano che comprende, fra le altre, opere come la rete tram dal centro a Manno passando per Bioggio, la stazione di Lugano, la circonvallazione Agno-Bioggio e i nodi intermodali di Cornaredo e Molinazzo.
La quota della città corrisponde al 47,24% di quanto chiesto ai comuni. Il resto dell'importo complessivo di 629 milioni (ma ne serviranno 57 in più, secondo il rapporto di minoranza) sarà coperto da Cantone e Confederazione.
Il municipale Angelo Jelmini ha parlato di "una tappa storica, intermedia ma necessaria", ma se per la maggioranza il progetto porterà a miglioramenti sul fronte della mobilità, sull'uso dei mezzi pubblici e sull'ambiente, per i contrari (essenzialmente PS e Verdi) lo sviluppo continuerà a essere incentrato sull'automobile. L'interesse pubblico di una tale spesa, oltretutto in un momento difficile per le finanze cittadine, è dunque insufficiente.
pon